Obsessed by three pages, she thought he was there for her, but it was a lie. Just a sadic game, the kind he loves to play. No flowers or colorful postcards, no rice in the pot, only a mystic laugh. She was so wrong and he was so cruel and mean. Step by step the day was rising, a word, a picture, but it was just an illusion.

Lei si sentiva sola e questo le faceva paura. Lui…lui aveva bisogno di essere solo e mentre lei si innamorava, a lui piaceva continuare ad indossare maschere diverse e la derideva silenziosamente per la sua testardaggine ed arroganza. Il suo essere orgogliosa continuava a farla cadere nella trappola che lui le riservava, cibando così il suo ego mai sazio.

La sofferenza era per lei un martirio, mentre lui adorava immensamente vederla soffrire, e più poteva, più in profondità quella lama desiderava spingere, rigirandola nella sua carne, sentendo la sua vita scivolare un pò per volta tra le sue dita. Amore e odio, passione e cattiveria, lacrime e sogghigni. Lui, funambolo tra le menzogne, giocoliere con parole di plastica ed abile incantatore e manipolatore.

Stupida ed insicura, paranoica ed insulsa, continuava a frugare negli archivi dell’inutile.

“Dovrai dirle tutto prima o poi” lui si ripeteva, ma il piacere era così intenso che non gli riusciva di smettere. “La migliore illusione è quella rivelata….no! La migliore  è quella più duratura, impossibile da scoprire o capire.” Lei era soltanto un coniglio che lui amava tirare fuori dal cilindro per mostrare a se stesso la sua bravura.

It’s not her fault if she’s always wrong. She screams, he breathes, lei lo attacca, lui non reagisce e mentalmente sorride. Non vince mai, non lei, anche se le piace crederlo, lui invece, gusta ogni secondo di quelle piacevoli taglienti vittorie.